Berlusconi e Veltroni uniti nella lotta per riconfermare il dominio di finanza, industria e vaticano sull'Italia. Non ci facciamo fregare: per difendere ambiente, lavoro e diritti c'è bisogno di una sinistra unita e plurale
La scelta da parte dei poteri forti (banche, confindustria, gerarchie vaticane) di interrompere il lavoro del Governo Prodi, proprio nel momento in cui poteva aprirsi la stagione del risarcimento sociale e dei diritti, con la detassazione dei salari e la tassazione delle rendite finanziarie, sta proiettando la sua logica sulla costruzione di questa campagna elettorale. Partito Democratico e Popolo delle Libertà sono entrambi facce di una medesima strategia e si uniscono nell'inciucio con l'obiettivo comune di ridurre al silenzio la sinistra che intende ancora rappresentare autonomamente le ragioni dei lavoratori, dei pensionati, degli studenti, delle donne, delle comunità. Per questo utilizzeranno le armi del clientelismo e quelli della convinzione, parleranno entrambi all'unisono del voto utile, chiesto ufficialmente l'uno per sconfiggere l'altro, ma in realtà per ridurre la democrazia a simulacro dentro cui ricomporre le contraddizioni tra le classi dirigenti e proprietarie di questo paese, escludendo le classi subalterne.
E' un tentativo possente e per la sinistra la situazione diventa estremamente complessa e precipita verso un bivio: o la costruzione di un polo autonomo, ambientalista e di classe, legato cioè alle comunità territoriali e al mondo del lavoro, oppure la dissolvenza delle forme organizzate. E dentro questa alternativa netta c'è un ulteriore rischio: che, per fare in fretta, si butti via il bambino con l'acqua sporca e che si cancelli simbolicamente la storia delle lotte ambientali e del lavoro. La falce ed il martello sono un simbolo importante, non tanto per l'identità politica, ma per la carica alternativa e di antagonismo che esprime. Così come i simboli dell'ambientalismo e della democrazia. Smontare per via simbolica il tessuto militante sarebbe un errore simmetrico a quello opposto delle tentazioni settarie o del reducismo, che finirebbero per dividerci, rendere debole, inutile e marginale la presenza delle forze di sinistra. Bisogna al contrario unire dal basso gli attivisti, con un vero processo costituente, partecipato e democratico, per un soggetto unitario e plurale, che non soffochi identità e pratiche politiche.
Dobbiamo fare subito una federazione, insomma, che sia l'espressione di una unità vera e non la riproduzione stanca di un interpartitico dove contano solo i segretari ai vari livelli: per la sfida grande che abbiamo davanti sarebbe davvero insufficiente. C'è bisogno di chiarezza sui temi della laicità dello Stato e dei diritti civili (dai Pacs-Dico alla legge Bossi-Fini) su cui Veltroni tace, sui temi del salario, su cui Veltroni imbroglia (parla di più salari e meno tasse, ma se vuole ridurre, come dice, le tasse al profitto e alla rendita finanziaria. allora non ci saranno risorse per i salari), sui temi del risanamento ambientale, sui cui Veltroni mischia le carte (l'ultimo è il colpo di mano sui CIP6), sui temi della pace, su cui Veltroni è allineato agli americani che di pace (eterna) degli altri se ne intendono.
Bisogna offrire protagonismo ad una nuova soggettività politica: a partire dai lavoratori, abbandonati, strumentalizzati, presi in giro dal partito di Berlusconi e da quello di Veltroni, entrambi subalterni alle medesime logiche di confindustria. A partire dalle lotte delle comunità a difesa del territorio devastato dalle politiche neo-liberiste praticate da centro destra e, anche dal centro sinistra, come è evidente qui in Campania; a partire dagli studenti, dai pensionati, dalle donne.
In altri termini la Sinistra Arcobaleno, quella che chiamano la “cosa rossa”, deve immediatamente aprirsi, includere le rappresentanze sociali e quelle intelligenze che la sinistra, anche quella moderata, ha prodotto e che oggi sono emarginate dallo spostamento al centro del partito democratico, dalla sua fisionomia piegata agli interessi delle grandi lobbies finanziarie e industriali, dal profilo locale, quasi sempre baronale e clientelare. Nei luoghi dove il livello di degenerazione raggiunto dal partito democratico è irrecuperabile bisogna avere il coraggio di dichiararlo con chiarezza e di lavorare ad aggregare intelligenze e forze democratiche e di progresso per costruire una prospettiva ed un orizzonte di alternativa. Su questo ci possono essere ancora timidezze nei partiti, spesso influenzati dalle collocazioni all'interno di maggioranze amministrative: bisogna essere determinati e allo stesso tempo comprensivi, evitando di rompere sulle scelte immediate che ancora risentono del ciclo politico che si è appena chiuso, facendo insieme le cose che è possibile fare insieme e però, delineando insieme un giudizio ed una prospettiva. E dove è necessario essere e costruire l'alternativa al sistema di potere del PD.
Per farlo bisogna cogliere l'occasione di questa drammatica urgenza e con coraggio aprire la fase del tesseramento: non per gli iscritti ai partiti promotori, che sono automaticamente iscritti anche alla Sinistra Arcobaleno, ma per quelli che non hanno tessera e che però sono la gran parte del popolo della sinistra, quelli che hanno segnato con un milione di NO il referendum sull'welfare e che 10 giorni dopo hanno fatto grande la manifestazione di Roma del 20 ottobre.
Una campagna di adesione che sia promossa da comitati provvisori “aperti”, costituiti da rappresentanti dei partiti promotori, ma anche da individualità non legate ai partiti. Bisogna fare uno sforzo affinché questo percorso si articoli in tante assemblee territoriali, comunali o intercomunali, in cui si prendano in esame le carte costituenti (la bozza di statuto, la dichiarazione di intenti, la carta programmatica) e si discutano, si cambino, infine si approvino. E in cui si eleggano i delegati, su scheda bianca e voto segreto, a prescindere dalle appartenenze.
La grande assemblea che prevediamo di fare il 21 e 22 di marzo con l'inizio della primavera sarà, come è del tutto evidente, anche un evento elettorale. Ma deve restare necessariamente anche la riunione degli Stati Generali della Sinistra Arcobaleno, che nel fare concretamente il proprio dovere nella battaglia elettorale, fa nascere il nuovo soggetto unitario e plurale, polo autonomo della sinistra pacifista, ambientalista, di classe e di movimento.
Kossiga docet... Scuola, scontri in piazza Navona
mercoledì 13 febbraio 2008
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2 commenti:
CARI COMPAGNI HO ASCOLTATO IN DIRETTA TUTTO L'INTERVENTO DI VELTRONI. E VORREI CHE CI FOSSE UNA DIRETTA ANCHE PER UNA PRESENTAZIONE DEL NOSTRO PROGRAMMA.
DUE DISCORDANTI RIFLESSIONI MI SOVVENGONO.
VELTRONI SI è PREPARATO DOPO L'INTERVENTO NEW AGE DI SPELLO, QUALCUNO DEVE AVERGLIELO DETTO DI ESSERE PIù INCISIVO E LO HA FATTO.
SUI DODICI PUNTI MOLTE COSE SONO CONDIVISIBILI SOPRATTUTTO SUGLI ENTI LOCALI, SUI TEMPI DI VITA , E SU UNA NUOVA CONCEZIONE DEL PUBBLICO PIù EFFICIENTE E FLUIDO.
MA MI HA SBALORDITO IL TRIPUDIO RISERVATO A MATTEO COLANINNO ( VI INVITO AD APPROFONDORE I RAPPROTI TRA DS E AFFAIRE TELECOM ) E LA SPECULAZIONE SU BOCCUZZI DELLA TYSSEN, UN VERO OSSIMORO DELLA POLITICA A CUI IL PD SI PRESTA SPESSO.
DOBBIAMO RISPONDERE E IN FRETTA SUL PROGRAMMA TENENDO PRESENTI ALCUNI RIFLESSIONI.
APRIAMO UN'INDAGINE SULL'IMPRENDITORIA, POSSO ESSERE D'ACCORDO CON VELTRONI NEL NON GIUDICARLA A PRIORI FELLONA E PARASSITA, CI SONO IMPRENDITORI CHE FANNO IL LORO MESTIERE E COMPRENDONO CHE IL SAGGIO DI PROFITTO NON è L'UNICO INDICATORE MA DOVE SONO ? CHI SONO ? E SE CI SONO! AIUTIAMOLI VERAMENTE MA...
PER QUELLI CHE VADO IN CASSA INTEGRAZIONE PER CRISI E POI APRONO ALTRE AZIENDE IN ROMANIA
PER QUELLI CHE INVESTO IN CAMPANIA PERCHè C'E' L'OBIETTIVO 1, STO LI DUE ANNI SBATTO IN MOBILITA' E POI RITORNO A VICENZA
PER QUELLI CHE PRENDONO IN GIRO IL MAP CON PROMESSE DI PIENA OCCUPAZIONE E POI VENDONO I TERRENI INDUSTRIALI AL DOPPIO DI QUANTO LO HANNO AVUTO E ASSUMONO SOLO ATEMPO DETERMINATO
PER QUELLI CHE SANNO COME FARSI FINANZIARE DAL CIPE E POI L'INNOVAZIONE LA SPENDONO CON GLI AMICI DEGLI AMICI E POI DICONO CHE SONO I SALVATORI DELLA NAZIONE PERCHè RIESCONO AD ESPORTARE ...
MAZZATE! MAZZATE! MAZZATE! E SPUTTANAMENTO SULLA STAMPA ...
ALTRA MICRO ANALISI:
DOBBIAMO ESSERE COME SINISTRA ARCOBALENO ANCHE I PALADINI DEI MENO ABBIENTI,? E SIA
MA ANCHE QUI APRIAMO UN' INCHIESTA SULLO STATO DELL'ARTE DEL WELFARE
SE LA SFIGA SI è ACCANITA E NE HAI VERAMENTE BISOGNO; VADA PER CASE POPOLARI, TERME GRATUITE, BONUS FISCALI, 104, ACCOMPAGNO E ALTRO...
MA SE MENTI E SEI SOLO PARTE DEL LUMPENPROLETARIAT CHE VOTA CHI TI FA IL FAVORE , SEI SANO E HAI UNA MACCHINA CHE NON POTRESTI PAGARE E UN CELLULARE CHE FA IL CAFFè
MAZZATE! MAZZATE! MAZZATE! E SPUTTANAMENTO...
I LAVORATORI DIPENDENTI CHE FANNO IL LORO LAVORO E SI SENTONO MALE QUANDO VANNO IN MALATTIA NON CE LA FANNO PIù A SOPPORTARE GLI UNI E GLI ALTRI...
VENGO DAL PDCI E VOTERO' BERTINOTTI MA BASTA CON L'ESSERE DI SINISTRA DI MANIERA...- STUDIAMO E FACCIAMO MENO PROCLAMI
I SONDAGGI NON SONO MALE E POSSIAMO FARE ANCORA LA NOSTRA PARTE
romolo
Caro Romolaccio,
concordo in pieno con te.
Osservare le "punte di diamante" che il caro Veltroni sta calando è cosa importante. L'asse confindustriale composto da Colaninno, Rossella Sensi ed il giovane rampollo di casa Benetton (ancora da confermare), credo forniscano un chiaro disegno dell'idea che il PD ha sul lavoro e sui lavoratori. Basta informarsi un attimino sul "modello" imposto dal caro magliaro colorato (Benetton) ai suoi dipendenti nei suoi vari stabilimenti che, anche nella nostra provincia.
Per non parlare dell'operazione Boccuzzi, che definire squallidamente sciacalla è poca cosa. Il neo-segretario del neo-PD non dice mica che nella sua squadra nazionale non c'è nemmeno una controfigura di un operaio...
Questa sarà una campagna elettorale molto difficile, e Veltroni e Berlusconi la stanno già caratterizzando a botta di fondotinta e vacuità. Sull'irresponsabilità dimostrata dal Walter ti e vi invito a leggere l'articolo di Travaglio sull'ultimo espresso...
Vostro Silviuccio
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